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Rachicentesi: cos’è, come si effettua e come si assiste.

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E’ una degli esami diagnostici più invasivi, dove Medici, Infermieri e Pazienti devono collaborare per il buon esito dell’indagine.

Per rachicentesi si intende il prelievo del liquor, il liquido cerebro spinale. Qual è il ruolo dell’Infermiere in questa procedura? Questa analisi biologica è fondamentale per la differenziazione in fase di diagnosi per moltissime neuropatie sia in fase acuta che in fase cronica ma può essere usato anche come trattamento in caso di sovrapproduzione del liquor.

Questo prelievo si effettua attraverso l’inserimento dell’ago tra la la e la vertebra lombare o la e la 5° vertebra lombare. Come è ovvio capire, si tratta di una procedura molto invasiva che espone biologicamente il paziente, per questo occorre un rigido controllo sulla sterilità tecnica.

Al fine di garantire l’aumento degli spazi tra le vertebre è importante conoscere i giusti posizionamenti del paziente che sono:

  • Posizione di decubito laterale con le gambe flesse e la testa piegata verso il torace.
  • Posizione alternativa è quella seduta con la schiena flessa in avanti e i piedi sostenuti da una base di appoggio.

Successivamente al posizionamento del paziente è importante l’esecuzione di un o stick glicemico. Questo sarà utile in quanto la procedura prevede successivamente al prelievo l’infusione di Soluzione Glucosata secondo prescrizione medica.

Il prelievo del liquor è altamente controindicato in caso di:

  • Deficit del sistema della coagulazione
  • Insufficienza respiratoria o cardiocircolatoria grave
  • Deformazioni della colonna vertebrale
  • Ipertensione endocranica
  • Manifestazioni cutanee che impediscono la puntura

Successivamente al prelievo è importante monitorare i parametri vitali e la presenza di segni e sintomi delle principali complicanze.

Nella fase di educazione al paziente immediatamente successiva al prelievo è importante suggerire, almeno nelle prime ore:

  • Il mantenimento della posizione sdraiata, evitando in ogni modo di alzarsi
  • L’effettuazione di movimenti lenti e graduali, per favorire il riassestamento dei livelli di liquor
  • La pronta segnalazione di ogni tipo di formicolìo, assenza di sensibilità, dolore muscolare, spasmo.

Ricordando comunque le principali complicanze del prelievo:

  • Cefalea
  • Dolore nella regione limitrofa alla puntura
  • Nausea
  • Ematoma spinale (meno frequente)
  • Meningite (meno frequente)

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Dott.ssa Francesca Ricci
Dott.ssa Francesca Ricci
Francesca Ricci è una web-writer esperta in ambito sanitario. Da anni si occupa di questioni sociali, politica ed economia.
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