Gestione del Rischio: Uno strumento a disposizione di tutti i Professionisti della Salute, tra eventi, errori ed esiti.
Dal 2007 il Ministero ha reso disponibile un prezioso strumento di divulgazione per i Professionisti della Salute: Glossario Salute. Questo strumento si offre come una risorsa in grado di rispondere alle domande su definizioni, anche anglosassoni, che sono entrate a far parte della professione infermieristica, ostetrica e sanitaria in generale.
Come spiega il Ministero il taglio che si è voluto dare è quello di glossario per fornire un linguaggio comune su tutto il territorio nazionale. Il tema principale del glossario è quello del rischio clinico.
Questo non è l’unico strumento disponibile; molte regioni infatti hanno negli anni divulgato documenti per unificare il linguaggio. Inoltre è prevista una revisione periodica: ogni operatore che reputa necessario l’aggiornamento di questo strumento divulgativo può scrivere all’email rischioclinico@sanita.it e allegare un’apposita scheda di aggiornamento fornita sul sito.
Si riportano di seguito alcune definizioni tra quelle più usate in ambito sanitario per fornire una panoramica generale.
- Evento (Incident): accadimento che ha dato o aveva la potenzialità di dare origine ad un danno non intenzionale e/o non necessario nei riguardi di un paziente. Sono spiegati inoltre gli eventi avversi e anche quelli avversi da farmaco.
- Esito (Outcome): modificazione delle condizioni di salute come prodotto degli interventi sanitari erogati.
- Errore: fallimento nella pianificazione e/o nell’esecuzione di una sequenza di azioni che determina il mancato raggiungimento, non attribuibile al caso, dell’obiettivo desiderato. Riguardo alla tematica dell’errore sono inoltre spiegate attentamente le varie tipologie di errore: attivo versus latente; di commissione/ di esecuzione/ di giudizio/ di omissione/ di pianificazione. Una sezione è dedicata interamente agli errori di terapia.
Le altre definizioni che si possono trovare sono dalle più generiche, come salute, alle più specifiche, come “Just culture” ovvero cultura della responsabilità. Questo strumento può rivelarsi utile sia per la pratica clinica sia per lo studio.