QT Lungo: cosa rischia il paziente? E quali danno può provocare tale sindrome?
Tratto QT lungo: cosa comporta? come nasce? quale terapia? La Sindrome del QT lungo rappresenta un anomalia nella conduzione elettrica cardiaca. Il sistema di conduzione elettrica del cuore è costituita dal nodo seno atriale, il quale genera l impulso elettrico, e dai seguenti centri, che smistano l’ impulso elettrico: il nodo atrioventricolare, il fascio di His e le fibre del Purkinje.
Ci avvaliamo dell’elettrocardiografo per poter rilevare e monitorare la conduzione elettrica del cuore, essa viene quindi riportata su carta, sotto forma di tracciato: l’elettrocardiogramma.
Nell’elettrocardiogramma è possibile visualizzare:
- Onda P=rappresenta la contrazione degli atri
- Complesso QRS= rappresenta la contrazione dei ventricoli.
- Onda R=picco più alto, necessario per poter calcolare la frequenza cardiaca
- Tratto ST= assenza di segnale elettrico
- Onda T= Ripolarizzazione ventricolare
- Onda U= Ripolarizzazione degli strati più profondi
- Intervallo QT= depolarizzazione e ripolarizzazione del miocardio ventricolare
Gli intervalli, per avere dei valori rientranti nel range di normalità, devono avere i seguenti valori:
- Intervallo PR: 0,16 – 0,20 secondi
- Intervallo ST: 0,27 – 0,33 secondi
- Intervallo QRS: 0,08 – 0,11 secondi
- Intervallo QT: 0,35 – 0,42 secondi
Nel caso in cui tali valori dell’intervallo QT superassero questa soglia siamo di fronte a una patologia cardiaca rara che prende il nome di “Sindrome del QT lungo”, ovvero la depolarizzazione e la ripolarizzazione dei ventricoli avviene in più tempo.
EZIOLOGIA:
La sindrome dell’intervallo QT allungato può essere ad eziologia congenita oppure acquisita.
Nel caso in cui la sindrome sia acquisita, essa è dovuta a disturbi dell’equilibrio idro-elettrolitico o dipendenti dalla somministrazione di farmaci.
- disordini elettrolitici, quali: ipokaliemia, ipomagnesiemia, ipocalcemia
- forme indotte da farmaci, quali:
- Antiaritmici
- Anti-istaminici
- Antibiotici Macrolidi
- Alcuni antibiotici fluorochinolonici
- Ansiolitici maggiori
- Antidepressivi triciclici
- Agenti attivi sulla motilità gastro-intestinale
- Antipsicotici
- Analgesici
Ad eziologia congenita troviamo invece sono dovute a una mutazione genetica. I geni mutati sono quelli adibiti alla costituzione dei canali ionici del tessuto muscolare miocardico.
Le due forme più diffuse sono: la sindrome di Romano Ward e la sindrome di Jervell e Lange Nielsen.
SEGNI E SINTOMI:
- Cardiopalmo
- Sincope
- Episodi epilettici
TERAPIA:
- Evitare fattori di rischio
- Eliminare farmaci che hanno portato alla patologia (in caso sia ad eziologia acquisita)
- Uso di farmaci betabloccanti
- Impianto del defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) o pacemaker.