Gravidanza: come fare diagnosi e proporre la prevenzione della sindrome alcool correlata?
Gravidanza: come diagnosticare e prevenire la Sindrome dal Alcool Correlata?
Considerando la prevenzione dei comportamenti a rischio come una attività che promuove non solo stili di vita sani ma anche salute, è necessario redarre un focus sulle problematiche alcol-correlate in gravidanza.
Abbiamo già analizzato la tematica da un punto di vista generale e specifico, per quando riguarda sintomi e fattori di rischio, ora si rende indispensabile fare chiarezza sulla diagnosi e la prevenzione.
Diagnosi di FAS.
Per fare diagnosi di FAS (sindrome fetale alcolica) non è sufficiente che il consumo di alcol da parte della madre sia documentato ma anche che si manifestino le seguenti situazioni:
- ritardo nella crescita, sia esso pre o post nascita
- caratteristiche della facies specifiche
- disfunzioni del sistema nervoso centrale e danni conseguenti
Inoltre per fare diagnosi è fondamentale avere una valutazione psicologica, un’anamnesi completa e dettagliata della gravidanza, un’individuazione accurata di segni e sintomi. Tale diagnosi è completa solo se effettuata da psicologi, genetisti, logopedisti ed esperti in campo della neuropsichiatria infantile.
Sarebbe auspicabile –anche se non è sempre possibile- fare diagnosi il prima possibile in modo da garantire l’accesso ai servizi per l’infanzia ai bambini affetti da tale sindrome. Più precoce è la diagnosi migliori sono le probabilità di giungere ad una prognosi favorevole nel bilancio socio sanitario. Ovviamente non esiste una sola ed unica cura o tipologia di presa in carico; infatti gli interventi saranno bilanciati al grado della patologia e alle caratteristiche sociali del nucleo dove vive il bambino. Nell’ambito prenatale è possibile far diagnosi se si esegue un’ecografia incentrata sulla valutazione di un eventuale ritardo e malformazioni alcolcorrelate.
Prevenzione.
Prevenire non è impossibile, l’unica soluzione è l’astensione dall’alcol durante la gravidanza. Purtroppo sono numerose le campagne che disincentivano l’assunzione di bevande alcoliche ma nonostante ciò molte mamme scelgono di bere durante la dolce attesa; infatti la FAS è in netto aumento. Questo fenomeno è in aumento perché la consapevolezza passa anche dall’opinione pubblica che troppo spesso non è adeguatamente formata. Spesso le persone comuni pensano che tale sindrome si manifesti solo se l’assunzione di alcol è legata a superalcolici e non a birra o vino, bevande dalla gradazione alcolica nettamente minore.
Dunque possiamo avere due linee di azione una reattiva, quando l’evento è già avvenuto e allora il medico che ha in carico la mamma prediligerà la somministrazione di antiossidanti (vitamina E, C e beta-carotene), oppure di fattori antiapoptosici o di acido retinoico. Se invece si pensa ad anzioni preventive avremo sicuramente modo di sviluppare:
- informare ed educare il nucleo familiare che attende la nascita;
- riconoscere precocemente segni e sintomi della FAS;
- sensibilizzare la popolazione generale.
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