Ci scrive Carmine, Infermiere del Servizio 118: “noi professionisti di serie B, solo rischi, ma con stipendi da fame; altro che eroi, siamo stati dimenticati”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
sono un Infermiere dell’Emergenza Territoriale. Lavoro in questo ambito da ormai 21 anni e sono stato in prima linea in pandemie, catastrofi naturali, terremoti, incendi, attentanti. Ho una laurea magistrale e 4 master di perfezionamento.
Mi hanno sempre chiamato “eroe”, ma mi sono sempre sentito un “eroe di carta” con stipendi da fame e considerazione professionale prossima allo zero.
Oggi non ho potuto partecipare alla protesta dei Medici, degli Infermieri e dei Soccorritori dell’emergenza-urgenza a Roma, ma idealmente sono stato con loro e ho condiviso le loro idee e le loro proteste.
Pensavo che con la Pandemia Covid qualcosa cambiasse, tutto è rimasto inalterato e gli stipendi hanno perso addirittura il loro potere di acquisto. Altro che aumenti stipendiali e incentivi. Qui si rischia la fame.
Almeno voi della stampa non ci abbandonate, anche perché altrimenti non ci cagherebbe più nessuno. E scusatemi per il francesismo appena utilizzato.
Buon lavoro.
Carmine C., Infermiere Servizio 118
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