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Autisti Soccorritori non sostituiranno mai Infermieri e Medici. Lo chiarisce il Co.E.S. Italia. DDL da modificare..

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L’associazione nazionale Conducenti Emergenza Sanitaria (Co.E.S. Italia), in rappresentanza degli Autisti Soccorritori, si schiera a favore di Infermieri e Medici. Interviene il presidente nazionale Moreno Montanari: “no ad un DDL impostato sul ruolo del Paramedico, è ancora prematuro “.

Il presidente dell’associazione nazionale Conducenti Emergenza Sanitaria (Co.E.S. Italia), Moreno Montanari, interviene nel dibattito creatosi dopo la pubblicazione di un nostro servizio relativo all’istituzione del Profilo Professionale dell’Autista Soccorritore. Nell’articolo parlavamo della pericolosità di un Disegno di Legge presentato al Senato che avallerebbe di fatto l’abuso si professione medica ed infermieristica.

Per Montanari gli Autisti Soccorritori hanno bisogno di un serio percorso di riqualificazione e di aggiornamento continuo ed obbligatorio annuale. Inoltre non devono essere formati per fare Elettrocardiogramma, sub-lussare mandibole e inserire cannule di Guedel, ma messi in grado di supportare l’azione di Infermieri e Medici dell’Emergenza.

Moreno Montanari, presidente COES Italia.
Moreno Montanari, presidente COES Italia.

L’Autista Soccorritore deve essere inteso come personale di supporto e non potrà mai essere una Legge dello Stato ad istituirlo come Professionista Sanitario. Con la salute non si scherza, spiega Montanari, e la trasformazione dei conducenti in veri professionisti può avvenire solo con un serio percorso formativo, che non può essere di 1000 ore come vorrebbe il DDL.

Co.E.S. Italia aveva proposto ad alcuni Senatori firmatari del Disegno di Legge di iniziare con la riforma del settore con percorsi di formazione di 500 ore, a cui andavano poi abbinati corsi specifici obbligatori da seguire durante tutto l’anno solare. Evidentemente si vuole forzare la mano e creare sanitari che sanitari non sono, instaurando polemiche comprensibili tra chi ha compiuto studi universitari e chi è dotato di soli attestati di qualifica.

Montanari si dice favorevole, invece, al reperimento dei paramenti vitali (e non alla loro valutazione) o ad azioni specifiche indicate da singoli protocolli da mettere in essere solo in particolari condizioni (maxi-emergenze, calamità naturali, ecc.).

Per concludere, è chiaro che il DDL serve a proteggere associazioni e gruppi economici privati legati al Servizio dell’Emergenza/Urgenza in alcune grandi regioni italiane.

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