Arrivano gli aumenti degli stipendi di Medici e Infermieri impegnati contro il coronavirus, che ricevono in busta paga “ben” 1 euro in più al giorno. Protesta Nursing Up.
Arrivano gli aumenti di stipendio per Medici e Infermieri, ma sono ridicoli e ammontano a circa 1 euro al giorno per il mese di aprile. Lo denuncia il sindacato Nursing Up in Piemonte. Un vergognoso affronto per chi sta lottando giorno e notte contro il Coronavirus da ormai tre mesi.
Purtroppo non è un scherzo. A dare man forte alla presa di posizione del sindacato anche la direzione nazionale di Nursing Up.
“Recriminano aumenti di stipendi per Medici e infermieri stabili a riconoscimento del loro lavoro” – spiegano dall’organizzazione sindacale – ad oggi non c’è ancora nessun accordo sull’aumento di stipendio per medici e infermieri impegnati sul fronte Coronavirus. Il contratto nazionale di lavoro prevede diverse indennità a seconda del reparto: per gli infermieri che operano in aree a rischio, come la terapia intensiva, l’indennità è di 4,13 euro al giorno; per gli infermieri di altri reparti di malattie infettive l’indennità è di 5,16 euro al giorno. In attesa di indicazioni precise molte aziende sanitarie piemontesi hanno iniziato a calcolare le indennità”.
In altre realtà regionali, fuori dal Piemonte, il cumulo delle indennità è stato reso possibile grazie ad accordi tra aziende e sindacati. Anche se alcune aziende piemontesi hanno deciso autonomamente di “ringraziare” i loro dipendenti con i riconoscimenti economici cumulativi.
In Piemonte ci sono 55 milioni di euro a disposizione dei lavoratori, di cui 18,4 milioni rivenienti da trasferimenti governativi, il resto dalla Regione.
“In altre regioni d’Italia l’accordo sugli incentivi è già stato firmato un mese fa. In Piemonte ancora si attende. E se si considera che proprio il Piemonte è una delle regioni maggiormente colpite dall’emergenza, sembra davvero una presa in giro. Medici ed infermieri: eroi sui social, invisibili nella realtà. Senza dimenticare mai i 40 infermieri morti durante l’emergenza Covid” – concludono da Nursing Up Piemonte.