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Angela, Infermiera: “non si deve parlare di Demansionamento, altrimenti ridicolizziamo la nostra professione”.

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Ci scrive Angela Vinci, Infermiera: “non si deve parlare di Demansionamento, altrimenti ridicolizziamo la nostra professione”.

Gentile direttore

sono sconvolta e veramente amareggiata leggendo quello che ha scritto la Coordinatrice Infermieristica Maria Rosa Termini. Infermieri Demansionati da anni e lo scrive pubblicamente?

È veramente una vergogna. Uno schiaffo e INSULTO A TUTTA LA CATEGORIA INFERMIERISTICA.

Carissima Forse è rimasta troppo indietro con i tempi, credo si sia fermata agli anni 80, non è mai andata avanti.

Ma delle leggi cosa ne facciamo? Dobbiamo rimanere piccini solo perché lei non è voluta crescere? O adeguarsi all’evoluzione della scuola Infermieristica? Adeguarsi alle leggi dello Stato Italiano?

L’Infermiere deve per forza eseguire l’ Igiene del paziente o eseguire il giro letti per entrare in Empatia con gli stessi?

Ma mi consenta, ai Medici perché non serve farlo per entrare in Empatia con i pazienti? Il suo pensiero è alquanto distorto e molto lontano dalle leggi dello Italiano.

La Legge non consente all’ Infermiere il quadro /alberghiero. Già dal lontano 1994 l’Infermiere si inquadra come persona propria e peculiare con specifica identità, non più professione ausiliaria di altre professioni. Con la responsabilità di un Professionista nei confronti dei pazienti. Dal 94 l’Infermiere Laureato, risponde direttamente delle sue azioni, sopportando le conseguenze di natura civile e penale.

L’Infermiere mantiene compiti di collaborazione, non di subalterno della professione Medica.

L’Infermiere agisce sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari.
Collaborazione non significa DEMANSIONAMENTO. Ad ogni operatore è assegnato un ruolo, ognuno con le loro funzioni.

La Legge Italiana ha riconosciuto alla professione Infermieristica le caratteristiche di “PROFESSIONE INTELLETTUALE”, e per esercitare tale professione è necessario essere iscritti ad un “albo Professionale” (art. 2229 del Codice Civile).

Allora perché continuare ad essere demansionati se la legge lo vieta?

Secondo il mio modesto parere e quello di tanti altri colleghi, è giusto che la vecchia scuola, con tutti i suoi ricordi vadano in pensione e lasciano fare il lavoro DA PROFESSIONISTA INTELLETTUALE, come definisce la Legge dello Stato Italiano, senza recriminazioni e lasciandosi alle spalle le prove dei DEMANSIONAMENTI, attuati su tantissimi colleghi.

Le auguro un felice pensionamento.

Angela Vinci, Infermiera

Leggi anche:

Maria Rosa, Coordinatrice Infermieristica: “vado in pensione con il groppo alla gola, la professione può ripartire solo dal giro letti”.

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