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Nursind. Agli Infermieri i soldi dell’Indennità di Specificità e condizioni di lavoro migliori.

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Nota del Nursind. La Regione Emilia Romagna scende a difesa degli Infermieri: a loro subito i soldi dell’Indennità di Specificità e condizioni di lavoro migliori. Lo chiedono civica, PD e Lega in Emilia Romagna.

E’ stata approvata la mozione a favore degli Infermieri presentata da Marco Mastacchi (Rete civica) in Consiglio Regionale in Emilia Romagna. Lo riferisce il Nursind: “ci ha accolto durante la manifestazione nel giorno dello sciopero  e con l’ascolto successivo del coordinamento Nursind abbiamo messo a conoscenza dei disagi vissuti  dagli infermieri”.
“La mozione presentata ha riscontrato la concordanza delle forze politiche di tutti gli schieramenti si attiveranno per migliorare le condizioni di lavoro per gli infermieri. Gli altri sindacati?  Forse non se ne erano accorti?
Ecco cosa è accaduto in Consiglio Regionale.
“Organico insufficiente, trattamento economico inadeguato, turni massacranti: la situazione degli infermieri deve essere affrontata”, ha spiegato Marco Mastacchi (Rete civica) nell’aula consiliare della Regione Emilia Romagna, presentando una risoluzione per chiedere l’intervento del governo locale.
“Il numero degli infermieri è insufficiente, ci sono operatori che a più due anni dall’inizio della crisi sanitaria dovuta al Covid sono ancora sottoposti a carichi di lavoro estremamente stressanti: la categoria è ormai stanca di promesse mai mantenute, peraltro nella nostra regione il trattamento riservato a questa tipologia di lavoratori non è omogenea” – ha spiegato Mastacchi.

Lo stesso ha poi chiesto all’esecutivo regionale di superare queste ingiustificate disparità di trattamento, sollecitando l’Ente ad intervenire sul Governo Draghi per svincolare i fondi per l’erogazione dell’indennità di specificità infermieristica, promessi e mai dati.

A dare man forte all’esponente dalla lista civica è intervenuto anche Fabio Bergamini (Lega): “gli Infermieri meritano un trattamento diverso, mancano risorse e la programmazione a livello locale è inadeguata; serve un impegno concreto da parte della Regione Emilia-Romagna, gli infermieri sono stanchi di vedere disattese le promesse della politica; chiediamo poi vengano eliminate le disparità nei diversi territori”.

E non è tutto. Sulla questione è intervenuta Ottavia Soncini (Partito Democratico): “in questi anni i nostri professionisti, grazie al loro spirito di abnegazione, hanno combattuto la pandemia e a loro va tutta la nostra riconoscenza; l’obiettivo è investire sul capitale umano ed è giusto che questa indennità venga riconosciuta. Quindi è fondamentale l’intervento del governo nazionale”.

Le ha fatto eco la collega di partito Francesca Maletti: “negli ultimi anni c’è stata una contrazione della spesa sanitaria, anche la Regione Emilia-Romagna ha fatto delle scelte, puntando su assunzioni e stabilizzazioni; c’è forte necessità di queste figure professionali, vogliamo incentivare percorsi a loro rivolti, anche con premialità di tipo economico; è un emendamento per sollecitare linee guida sul tema, per omogeneizzare il più possibile l’attività di queste figure”.

Hanno concluso poi Giulia Pigoni (Civica Bonaccini) e Silvia Piccininni (Movimento 5 Stelle). La prima ha ribadito che “il Covid ci ha insegnato che non ci sono solo esigenze di salute ma anche di relazione, durante la pandemia il ruolo dei sanitari è stato messo ancora più a dura prova dalla carenza degli organici; dobbiamo ricordarci di quanto siano preziosi i nostri infermieri, dobbiamo spingere i ragazzi ad avvicinarsi a queste professioni; sono stati particolarmente colpiti dal Covid (tanti i decessi), ma non hanno mai lasciato indietro nessuno; servono per loro i giusti riconoscimenti”. La secondo ha concluso dicendo che “il tema è particolarmente sentito anche dal Movimento 5 stelle, l’impegno c’è pure a livello nazionale e per questo ho voluto sottoscrivere la risoluzione”.

L’Assemblea Regionale dell’Emilia Romagna ha approvato la mozione di Rete Civica, poi emendata anche dal Partito Dremocratico.

Ora si spera che alle chiacchiere corrispondano fatti concreti.

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