Un Infermiere di 58 anni, Carlo, si è probabilmente suicidato. Era in quarantena per Covid. Primo tampone negativo, era in attesa del secondo. Si è iniettato un farmaco in vena. Sul caso indagano i Carabinieri e la Procura leccese.
Un Infermiere di 58 anni, Carlo, si è probabilmente tolto la vita nel Leccese. Era da alcuni giorni in quarantena per essere stato in contatto con Paziente positivo al Covid-19. A quanto si è capito l’uomo si sarebbe iniettato un liquido in vena e sarebbe deceduto subito dopo.
Sarebbe il quinto caso di suicidio in Italia tra gli Infermieri dall’inizio della Pandemia.
Lui era originario di Presicce-Acquarica in Salento. La Procura pare abbia aperto un fascicolo in merito, ma senza ipotesi di reato.
Il collega lavorava da anni presso l’Ospedale “Vito Fazzi” si Lecce.
“Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto sulla nostra comunità in maniera del tutto inattesa e che ci lascia sgomenti” è il commento del sindaco della sua città Paolo Rizzo.
Il cadavere dell’Infermiere è stato ritrovato dalla moglie nella camera da letto. Era da alcuni giorni in quarantena per contatto con Assistito positivo al Coronavirus. Il primo tampone era risultato negativo ed era in attesa del secondo.
Immediata l’allerta al Servizio 118, ma inutile ogni tentativo di soccorso. I sanitari intervenuti non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto anche i Carabinieri, che hanno potuto testimoniare sull’anomalia dell’accaduto.
A quanto si è capito l’Arma ha sequestrato in casa dell’uomo flebo, buste e medicinali.
E’ il 50° Infermiere morto dall’inizio della Pandemia da Coronavirus nel nostro Paese.
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