Dura la reazione del Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Taranto, Dott. Pierpaolo Volpe, dopo il caso del “Don Uva” a Foggia dove si sono consumati maltrattamenti a carico di soggetti affetti da fragilità.
“Quello che è accaduto è sconcertante e necessita di essere punito con pene esemplari per i responsabili e se dovessero essere accertate responsabilità anche a carico della struttura, è inevitabile la revoca di tutti gli accreditamenti e la decadenza degli accordi contrattuali in essere”. E’ quanto afferma il Presidente OPI Taranto, Pierpaolo Volpe.
La Regione Puglia avvii controlli a tappeto nelle RSA.
“Come Ordine professionale, in quanto Ente sussidiario dello Stato, chiedo alla Regione Puglia di avviare ispezioni a tappeto in tutte le strutture residenziali e semiresidenziali e di attivare un tavolo di monitoraggio permanente per la verifica degli standard di qualità e dei requisiti di accreditamento” – aggiunge.
Si verifichi se si tratta di casi isolati o meno.
Casi isolati non possono infangare il grande lavoro svolto in questi anni dai tanti infermieri e operatori sanitari che operano nelle strutture residenziali e semiresidenziali pugliesi, per questo accurante verifiche hanno l’obiettivo di individuare le strutture di eccellenza che erogano servizi di qualità. Dei risultati del monitoraggio è opportuno darne risalto anche alla popolazione.
Il cittadino deve riacquistare fiducia nelle RSA.
“È necessario che il cittadino riacquisti fiducia nelle strutture residenziali e semiresidenziali – ribadisce il Presidente Volpe – i fatti accaduti offuscano sia i tantissimi Gestori onesti, che i Professionisti sanitari che operano all’interno delle strutture”.
L’istituzione di una task force regionale è l’unica soluzione per far emergere il sommerso e mettere in luce i Gestori fraudolenti, che per fortuna sono davvero pochissimi.
La fuga degli Infermieri dalle RSA.
Il Presidente Pierpaolo Volpe torna ad evidenziare la scarsa attrattività delle RSA per la Professione infermieristica: “la fuga dalle RSA degli infermieri è un fenomeno che non avrà mai fine se non si garantisce una possibilità di carriera e standard di personale che consentano agli infermieri di far svolgere le attività proprie del profilo professionale e quindi non la mera somministrazione di farmaci”.
Stipendi da fame.
“Anche la remunerazione non certo in linea con le retribuzioni della sanità pubblica o privata, se non addirittura con i paesi dell’OCSE, contribuisce a rendere poco attrattive le RSA” – chiosa il presidente dell’OPI tarantino.
La Regione Puglia si faccia garante dei cittadini.
Se accanto ai problemi storici nelle RSA, aggiungiamo situazioni disumane come quelle avvenute al “Don Uva”, l’immagine delle RSA tende ad essere compressa sempre di più, per questo è opportuno che la Regione Puglia si faccia garante della salute dei cittadini.
Serve una legge contro i maltrattamenti.
Il Presidente Volpe formula un appello alla politica: “si approvi una legge ad hoc per i maltrattamenti in ambito sanitario, andando anche oltre il reato di tortura con pene severissime”.
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