Parla Serena Sorrentino (FP Cgil): “morti 4114 professionisti sanitari durante la Pandemia Covid, ora dedichiamoci a chi è in servizio”.
Carissimo Direttore,
innanzitutto permettetemi di ricordare i 4.114 operatori sanitari morti durante la pandemia per salvare vite. E di salutare tutti quelli che in questi anni si sono sacrificati per il bene comune. Hanno pagato un prezzo altissimo e continuano a pagare. Non vogliono essere eroi, vogliono essere rispettati.
Il Covid ci ha lasciato in eredità una situazione ancora più grave. Il contratto è un primo passo importante, ma non staremo zitti se nella legge di bilancio non ci fossero le risorse.
Hanno ragione le lavoratrici e i lavoratori che di fronte al proprio sacrificio pretendevano un riconoscimento. Non producono beni, erogano salute. Se scappano dal servizio pubblico non è perché non rispettano la loro professionalità, ma per le condizioni di lavoro estenuanti e massacranti. Non sono carne da macello.
Bisogna rispettare le condizioni minime di lavoro e tutelare la salute di lavoratrici e lavoratori.
Qualità del lavoro è qualità dell’assistenza ai cittadini”.
Serena Sorrentino, Segretario Generale FP Cgil