Riceviamo e pubblichiamo una nota di Alfredo Sepe (FIALS): “la sanità emiliano-romagnola va assolutamente ripensata e ricostruita”.

“E’ necessaria una ripartenza concreta della sanità emiliano–romagnola; bisogna puntare sulla tanto contemplata interconnessione tra servizi sanitari e socio sanitari, non tralasciando gli obbiettivi di deospedalizzazione e cure domiciliari, che passano attraverso un miglioramento della tecnologia e dell’evoluzione degli strumenti di cura, favorendo anche una diversa cultura delle stesse. Non si può non passare attraverso il concetto ospedale, ma che mira alla delocalizzazione delle cure, al domicilio del paziente, al fine quindi di snellire ed alleggerire le strutture ospedaliere e di rispondere in maniera celere ai bisogni clinico assistenziali di tutti i cittadini”. Lo ha dichiarata Alfredo Sepe, segretario regionale della FIALS Emilia Romagna.

“Per una concreta ripartenza è necessario un restyling del sistema emergenza-urgenza ed un rafforzamento del concetto dei distretti; bisogna creare le condizioni per favorire una simbiosi concreta tra la medicina di prossimità e quella territoriale; c’è bisogno di una visione prospettica e lungimirante che tenga necessariamente conto dell’evoluzione delle patologie croniche, legate indissolubilmente all’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione regionale” – aggiunge il segretario FIALS.

“Una piena ripartenza necessita anche di una maggiore integrazione dei servizi sanitari con quelli sociali, coinvolgendo tutti gli stakeholders ed i professionisti del settore, fattore fondamentale per ricercare una concreta interconnessione dei servizi sanitari e sociali Per un pieno rilancio della sanità in Emilia Romagna è necessario un investimento di risorse straordinario, implementando la spesa per il personale dipendente ed integrando in maniera sostanziale i fondi contrattuali, al fine di valorizzare in maniera significativa i professionisti che operano sul nostro territorio e soprattutto limitare i rischi inerenti una diminuzione dei salari, ipotesi che potrebbe concretizzarsi alla luce della condizione economico/finanziaria che sta’ attraversando la nostra Regione In questo quadro difficile e drammatico, il rilancio passa necessariamente attraverso il coinvolgimento di tutte le comunità professionali che concorrono al mantenimento dei sevizi sociali e sanitari in Emilia Romagna, Medici, Professioni Sanitarie e Tecniche che sono la chiave di volta per la ripartenza della sanità emiliano romagnola Una piena riforma passa infine necessariamente per un confronto concreto con le pari sociali, che di fatto sono la voce di tutti quei professionisti che tengono in piedi l’intero sistema sanitario, e che garantiscono la salute ed il benessere di tutti i cittadini” – conclude Sepe.

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