histats.com
giovedì, Aprile 18, 2024
HomePrimo PianoCronacaOSS accusata di furto ad anziani finisce in tribunale. Parte processo a...

OSS accusata di furto ad anziani finisce in tribunale. Parte processo a suo carico.

Pubblicità

Badante accusata di rubare preziosi a casa degli anziani da lei accuditi, in aula la testimonianza della figlia di una 98enne che dopo l’esperienza avrebbe chiesto lei stessa di essere trasferita in una casa di riposo.

Era luglio dell’anno scorso, la badante, difesa dall’avvocato Remigio Sicilia, è stata sottoposta a obbligo di dimora nella frazione in cui vive ed è finita a processo con l’abbreviato davanti al giudice Elisabetta Massini dopo che il tribunale ha accolto la richiesta di giudizio immediato della procura in virtù dell’evidenza delle prove. E’ quanto riferisce il quotidiano on line TusciaWeb.eu.

La donna, una 44enne viterbese tornata libera di muoversi lo scorso mese di gennaio, quando è stata revocata la misura, secondo l’accusa avrebbe rivenduto i gioielli rubati a anziani e disabili presso tre diversi compro oro del capoluogo.

“Felice di assumere per badante una OSS”.

“Quando mi ha detto di avere il diploma di oss, operatrice sociosanitaria, ho pensato di avere trovato la persona ideale per mia madre, ancora lucida, ma con problemi di deambulazione. Invece è rimasta solo un giorno, anzi una mattinata, il 6 luglio 2021. L’unica cosa che ha fatto è stata portare mia madre in sala senza permesso con la scusa di pulire la camera, che non ha pulito, facendomi trovare uno spazzolone col manico spezzato, forse come scusa. La sera stessa mi ha mandato la foto di una persona ricoverata in ospedale, dicendo che era sua madre che aveva avuto un ictus e che non sarebbe più venuta”, ha raccontato la testimone, una 64enne viterbese la cui madre è parte civile al processo, anche se non in grado di venire in tribunale per raccontare quello che sa dell’accaduto.

“Scomparsi un solitario e cinque anelli”.

Mettendo in ordine nell’armadio, la figlia dell’anziana si sarebbe accorta della scomparsa di un solitario di sua proprietà, custodito a casa della madre e poi della scomparsa di altri 5 anelli custoditi nel comò, appartenuti alle sorelle della mamma, che erano stati donati all’anziana dai cugini alla loro morte.

Più badanti in casa della vittima.

Sui tempi e i modi del presunto furto si è concentrato il difensore Sicilia, durante un durissimo contro esame, nel corso del quale è tra l’altro emerso che nell’abitazione si sarebbe “aggirata” negli stessi giorni anche la precedente badante, una tunisina “licenziata” per fare largo alla oss italiana proprio contestualmente all’arrivo di quest’ultima.

Ricevute del compro oro al vaglio della grafologa.

Sempre ieri è stata nominata anche la perita grafologa Tiziana Agnitelli, alla quale il tribunale, su richiesta della difesa, ha affidato l’incarico di comparare la scrittura dell’imputata con le firme in calce a quattro ricevute di compro oro per la vendita di gioielli riconosciuti dalle vittime.

La perita grafologa, che si è presa sessanta giorni di tempo, illustrerà le sue conclusioni il prossimo 6 aprile. Il 24 novembre, invece, saranno sentiti ulteriori testimoni dell’accusa.

RELATED ARTICLES

Novità

© 2023-2024 Tutti i diritti sono riservati ad AUSER APS - San Marco in Lamis - Tra sanità, servizi socio sanitari e recupero della memoria - D'intesa con AssoCareINFormazione.it.

© 2023-2024 ACN | Assocarenews.it

Quotidiano Sanitario Nazionale – In attesa di registrazione al Tribunale di Foggia.

Direttore: Angelo “Riky” Del Vecchio – Vice-Direttore: Marco Tapinassi

Incaricati di Redazione: Andrea Ruscitto, Lorisa Katra, Luigi Ciavarella, Antonio Del Vecchio, Francesca Ricci, Arturo AI.

Per contatti: WhatsApp > 3474376756Scrivici

Per contatti: Cell. > 3489869425PEC

Redazione Centrale: AUSER APS - Via Amendola n. 77 - San Marco in Lamis (FG) – Codice Fiscale: 91022150394