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L’Infermiera “Fattona” immortalata sui manifesti del Canapa Mundi offende la dignità della Professione.

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L’Infermiera “Fattona” immortalata impropriamente sui manifesti del Canapa Mundi offende la dignità della Professione. OPI Roma: “è vergognoso e umiliante”.

E’ polemica sulla scelta di immortalare una finta Infermiera sui manifesti dell’evento “Canapa Mundi 2023” definendola “fattona”. A scendere in campo è l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, come noto capitanato da Maurizio Zega, che diffida ufficialmente gli organizzatori dell’evento che avrà luogo a Roma dal 17 al 19 febbraio 2023. Si tratta della Fiera più importante dedicata alla Canapa nel nostro Paese.

Maurizio Zega, presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma.
Maurizio Zega, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma.

Il punto di vista e le scuse dell’organizzazione.

“L’Ordine Professionale degli Infermieri ha diffidato Canapa Mundi. Senza entrare nel merito della diffida per ovvi motivi, vorremmo fare una premessa molto importante: ci scusiamo di cuore se la campagna ha ferito la dignità di alcuni infermieri. Non era nostra intenzione. Vogliamo soprattutto rinnovare la nostra sincera stima per una categoria professionale che svolge un compito fondamentale nella società civile. Una professione denigrata quotidianamente da stipendi bassi, turni estenuanti e condizioni di lavoro difficili (a volte impossibili). Questi fattori che peggiorano di giorni in giorno causano danni personali e professionali agli infermieri, ledendo la loro dignità” – con queste parole l’organizzazione della Fiera “Canapa Mundi” ha voluto scusarsi per aver leso la dignità degli Infermieri Italiani definendoli fattoni”.

E non è tutto, da Canapa Mundi e approfittano per avviare una seria riflessione sull’uso di questo prodotto e delle sue derivazioni in ambito culinario, della moda e della sanità: “ci piacerebbe che si aprisse un dibattito sul tema: l’accusa sostanziale è che questa campagna rappresenti il personaggio (in questo caso infermiera, ma ci sono altre professioni) come una persona che fa uso di #droghe. In sostanza, la conferma che una campagna come questa è necessaria in questo Paese; crediamo che l’OPI di Roma abbia colpito nel segno e che il senso di questa campagna consista proprio nel denunciare la credenza che chi partecipa alla fiera internazionale sulla Canapa sia una persona che fa uso di sostanze stupefacenti; il compito della fiera internazionale Canapa Mundi è di promuovere la cultura e i prodotti della canapa per di sostenere un mercato totalmente legale, che crea posti di lavoro e favorisce una transizione ecologica; le fiere sono uno strumento globalmente riconosciuto per aiutare le aziende a crescere e per creare le condizioni di investimento. Tuttavia, il clima attuale e i pregiudizi sul tema stanno scoraggiando molte aziende straniere dall’investire in Italia. È importante che si apra un dibattito su questi temi e che si cerchi di superare i pregiudizi per valorizzare la cultura e l’industria della Canapa”.

La presa di posizione di Maurizio Zega (OPI Roma).

Dal canto suo il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, Maurizio Zega, ha risposto con una missiva inviata ai giornali: “da qualche giorno si vedono a Roma grandi manifesti che pubblicizzano una fiera di prossimo svolgimento: vi si rappresenta una persona vestita col camice e dotata di fonendoscopio, indicata come ‘Infermiera’, con accanto l’espressione ‘fattona, barrata; in altri manifesti della stessa campagna figurano persone con diverse tipologie di mestieri: ma non assolutamente sovrapponibili a quelle di un infermiere laureato ed iscritto per obbligo ad un Ordine per esercitare la professione; infermieri eventualmente strafatti per l’uso di stupefacenti rischierebbero di creare danni ben altrimenti pericolosi rispetto agli altri casi. Per questo l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma ha chiesto la rimozione dei manifesti. Non ci sentiamo proprio, specie in un momento difficile per la sanità tutta e per quella romana in particolare, di stare allo scherzo: i romani hanno già abbastanza di che preoccuparsi e sulla salute c’è poco da ridere; e c’è appena stata l’ennesima aggressione a un infermiere del pronto soccorso di Ostia; né eroi, né tantomeno ‘fattoni’, ma solo professionisti della salute”.

Polemiche per far pubblicità all’evento?

Insomma sembra proprio la classica polemica alla San Remo per far parlare dell’evento, studiata ad arte dagli organizzatori di Canapa Mundi. Nella trappola mediatica è finita l’OPI di Roma, ma poteva finire qualsiasi organizzazione ordinistica atta a tutelare la dignità professionale e il buon nome dei propri iscritti all’Albo.

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