Anche Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie del privato chiedono al Governo Meloni aumenti e riconoscimento di sacrosanti diritti del lavoratore.
Da Roma, durante la manifestazione unitaria di CGIL, CISL, UIL, FIALS e NURSIND è partito l’appello alla Politica e al Governo Meloni: Infermieri, Operatori Socio Sanitari e Professioni Sanitarie della sanità privata non devono più essere considerati di Serie B. Per i lavoratori intervenuti all’evento sindacale svoltosi in Piazza del Popolo nella Capitale è necessaria una vera riforma del settore, perché la Sanità Italiana deve essere parificata, ovvero quella pubblica deve essere intesa alla pari di quella privata (convenzionata e non) e viceversa.
Tutti assieme si contribuisce a realizzare e a sostenere il Sistema Sanitario Nazionale.
E’ l’appello di alcuni Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie intervenuti in massa alla manifestazione romana: “non si può nel 2022 continuare a pensare a contratti collettivi nazionali di lavoro separati e non allineati, siamo tutti professionisti della salute”.
Pertanto la richiesta alla Politica è stata chiara:
- contratto unico per i professionisti sanitari e socio-sanitari del privato;
- parificazione economica e dei diritti tra pubblico e privato.
La Politica li ascolterà? Vedremo, intanto i sindacati in maniera unitaria (o quasi) si sono avviati verso una strategia che alla lunga potrebbe risultare vincente nell’interesse non soltanto dei lavoratori, ma soprattutto degli assistiti.