Che fine faranno gli Infermieri e OSS pugliesi in scadenza di contratto a dicembre? Saranno riconfermati? La parola a Michele Emiliano e Rocco Palese.
Sono centinaia gli Infermieri e gli OSS precari in Puglia assunti un paio di anni fa durante la fase più cruenta della Pandemia Covid e che ora rischiano di rimanere a casa. Tra loro tanti colleghi di ruolo al Nord che hanno deciso di rispondere all’appello del Governatore Michele Emiliano dando man forte alla Regione, alle ASL e agli Enti sanitari similari nella guerra al Coronavirus.
Di loro cosa ne sarà? Cosa ne sarà dei tanto osannati “eroi della Pandemia“? Torneranno effettivamente a casa dal 1 gennaio 2023 o sarà dato loro la possibilità di continuare a lavorare nella loro regione natia?
Non è dato saperlo per ora. Dovrebbero dare risposte il già citato Governatore Emiliano e l’assessore alla sanità Rocco Palese, unico “estraneo” alla vicenda delle assunzioni di massa e degli appelli politici del 2020 e del 2021 a dare una mano ad una regione massacrata dal Covid. Per di più che vi sono ancora due graduatorie ancora aperte: il mega-Concorso per OSS degli Ospedali Riuniti di Foggia (in fase di scadenza) e il mega-Concorso per Infermieri Puglia. La prima scorre molto lentamente (ma che ha dato vita ad inutili assunzioni a tempo determinato per circa 4 mesi), la seconda addirittura a singhiozzo (le chiamate sono giunte intorno al 700° posto).
Emiliano e Palese, con l’appoggio di Vito Montanaro del Dipartimento Regionale della Salute, avevano promesso stabilizzazioni e assunzioni di massa in concomitanza con le Elezioni Comunali e con le Elezioni Politiche del 2022. Poi il tutto si è trasformato nella classica bolla di sapone, con la stabilizzazione di qualche precario ricadente nelle specifiche della Legge Madia (si attende di capire che fine faranno i colleghi assunti durante il Covid e a cui è stato promesso la stabilità con appena 18 mesi di lavoro nel SSR) e lo scorrimento a passi di lumaca della due graduatorie.
Eppure in Puglia c’è enorme bisogno di Infermieri e di Operatori Socio Sanitari. Peccato che non ci siano, al momento, elezioni in vista, altrimenti se ne poteva tranquillamente tornare a parlare. Oggi, invece, silenzio assoluto sull’argomento a dimostrazione che la politica e i politici hanno a cuore le proprie vicissitudini e non quelle dei lavoratori e soprattutto degli assistiti.
Chi vivrà vedrà.
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