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Infermieri, Autisti e Soccorritori del Servizio 118 in fibrillazione: a noi non riconosciuti i 2500 Euro di incentivi Covid.

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Scendono in campo a protestare gli Infermieri, gli Autisti e i Soccorritori del Servizio 118 della provincia di Foggia “A noi non riconosciuti i 2500 Euro di incentivi Covid, ad altri si”.

Sono sul piede di guerra Infermieri, Autisti Soccorritori e Soccorritori della società pubblico-privata Sanitaservice srl, che per conto della Regione Puglia gestisce gran parte dell’emergenza territoriale nell’area foggiana e barese. I dipendenti non avrebbero ricevuto i dovuti incentivi per la Pandemica Covid, a differenza di altri colleghi che lavorano in altri ambiti.

“Perché dobbiamo sempre essere i figli di un dio minore? Il governatore pugliese e il suo assessore alla sanità non ci hanno risposto, hanno praticamente ignorato la nostra missiva, pertanto ora ci stiamo rivolgendo ai giornali; pochissimo hanno fatto anche i sindacati” – è quanto ci ha spiegato un collega Infermiere al telefono ieri sera.

Gli uomini del Servizio 118 sono stati e sono impegnati giorno e notte nella guerra diretta e in prima linea al Coronavirus, non si capisce il perché non debbano ricevere questo incentivo.

La lettera dei dipendenti di Sanitaservice – Servizio 118.

Al Presidente della Regione Puglia

All’Assessore Sanità e Benessere Animale della Regione Puglia

Egregi,

siamo sempre coloro che sono stati definiti così: ANGELI,EROI. Oggi, siamo gli operatori 118 nelle categorie di Autisti, Soccorritori e Infermieri della Provincia di Foggia, dipendenti di Sanitaserviceaslfg srl.

Con la presente, vogliamo esprimere i nostri sentimenti di rabbia,di sdegno,di discriminazione…

Il 2020 è stato un anno funesto, ha fatto emergere tutta la debolezza del genere umano da ogni punto di vista, la sua impossibilità di far fronte,tempestivamente,a un problema di dimensioni mondiali quale è stato ed è tuttora la pandemia da Covid 19.

Con gli accordi Regione Puglia-sindacati del 27 e 28 maggio 2020 si è ribadito (anche con tanto di locandina) quanto definito dai decreti Cura Italia e Rilancio e cioè l’istituzione del Premio Emergenza Covid per gli operatori sanitari che hanno prestato servizio tra il 15 marzo e il 15 maggio.

A disposizione 29 milioni di euro dei già citati decreti Cura Italia e Rilancio e 6 milioni di euro di risorse regionali.

In dettaglio, nella Fascia A:

– fino a 2520 euro lordi (63 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) – comprende anche il personale dipendente del 118.

Finora, il suddetto Premio è stato percepito da moltissimi nostri colleghi, operanti in altri settori sanitari in cui sono stati eretti sempre muri difensivi altissimi. Ad eccezione di alcuni, molti, in questa pandemia, non hanno svolto neanche il minimo delle loro mansioni. Hanno sempre delegato al Servizio Onnipotente; il Servizio di Emergenza Urgenza.

Sempre con tutta la dedizione massima e spirito di sacrificio, ci siamo buttati a capofitto in ogni intervento cercando sempre di resistere a tutte le nuove difficoltà nella pratica quotidiana. Ci scusiamo nel riportare in questa modalità come esempio, il restare ore ed ore in attesa della consegna dei pazienti nei vari servizi di Pronto Soccorso provinciali, trattenendo le proprie esigenze fisiologiche perché non ci si poteva svestire dal kit di protezione individuale.

La nostra rabbia e il nostro sdegno nascono quando il Premio oggetto della presente, è stato concesso anche ai nostri Medici nel mese di dicembre 2020 (anch’essi esclusi fino a questo periodo). Forse gli Autisti, i Soccorritori e gli Infermieri sono semplici membri di un equipaggio di trasporto malati e feriti?

Vogliamo chiedere il perché di questa triste discriminazione. Vogliamo sapere il perché del meritarci questa esclusione.

Sperando in una Vostra celere ed esaustiva delucidazione, porgiamo distinti saluti.

Gli Operatori Sanitari del 118 di SanitaserviceAslFG Srl

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