Una Infermiera del Carcere sarebbe stata arrestata colta in fragranza di reato. Scoperta mentre introduceva telefonini e droga tra le sbarre.
E’ stata arrestata nella giornata di ieri dal responsabile del carcere e da alcuni agenti della polizia penitenziaria una Infermiera dell’Istituto Carcerario di Foggia. La donna sarebbe ritenuta responsabile di aver cercato di introdurre circa otto telefonini (micro e smartphone) e quasi 200 grammi di hashish.
“Forse contava sul fatto che nella giornata festiva i controlli fossero meno stringenti, a causa della cronica carenza di personale che nelle giornate festive diventa ancora più grave. E invece no, nonostante le gravi difficoltà operative rappresentate da sempre dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il comandante e alcune unità, con grande professionalità, sono riusciti a sventare l’ennesima minaccia che colpisce un carcere abbandonato da tempo dall’amministrazione penitenziaria e costringe i lavoratori a carichi di lavoro massacranti in violazione di leggi ed accordi sindacali”, spiega il segretario nazionale del sindacato Federico Pilagatti, che ha denunciato l’accaduto attraverso un comunicato stampa
Il 18 maggio, i vertici romani del Dap, verranno a visitare la struttura di via delle Casermette: “Questo importante ritrovamento segue di qualche giorno i numerosi telefoni ritrovati a Taranto, Foggia, Bari, Trani Lecce etc etc. Se dovessimo contare i telefonini sequestrati negli ultimi mesi solo in Puglia, arriveremmo a qualche centinaio”.
Il Sappe da tempo denuncia il fatto che i detenuti governano i loro affari delle carceri utilizzando i telefonini: “Come pure abbiamo chiesto più volte ai responsabili delle carceri italiane di intervenire per contrastare questi atti criminali mettendo a disposizione dei poliziotti le apparecchiature elettroniche (Jammer) capaci di bloccare l’uso dei cellulari inviando onde radio di disturbo sulla stessa frequenza che usano i telefonini, ma a tutt’oggi nulla è cambiato. Per il momento non ci resta che ringraziare i poliziotti del carcere di Foggia che con il loro coraggio e sacrificio hanno evitato un ulteriore oltraggio alla legalità ed alle istituzioni”.
Il direttore generale della Asl Foggia, Antonio Nigri, ha dato “immediate indicazioni” di “sospendere dal servizio e di avviare l’iter per il licenziamento” dell’infermiera arrestata. “La direzione strategica – è detto in una nota della Asl – ringrazia la direzione dell’istituto penitenziario, la polizia penitenziaria e la Procura per l’intenso lavoro investigativo protrattosi anche nel periodo di festività, ed esprime massima fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine alle quali assicura la massima collaborazione”.
“Il rammarico – conclude Nigri – è che questi comportamenti illeciti da cui prendiamo le distanze rischiano di gettare fango su tanti nostri infermieri professionisti, uomini e donne, che prestano servizio con abnegazione e dedizione, lavorando accanto alle persone malate. A loro va il nostro sentito ringraziamento”.
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