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Gli Infermieri e gli altri Professionisti della Salute hanno combattuto per la Libertà: “il 25 aprile è anche nostro”.

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Il 25 aprile è la Festa della liberazione e si celebra dal finire del 1945. Il ruolo fondamentale degli Infermieri e degli altri Professionisti Sanitari per la democrazia.

Siamo liberi, perché siamo stati liberati. La differenza tra liberazione e libertà è enorme, ma anche no!
La libertà acquisì un significato molto importante in quel lontano 1945, quando l’Italia si liberò dal governo fascista e dall’occupazione fascista, …ma non si può fermare là, il concetto di libertà e liberazione va celebrato, ricordato ed enfatizzando ogni giorno!

La libertà è l’autodeterminazione, l’autonomia, l’indipendenza, la possibilità di poter avere un pensiero critico!

Il nostro Art.21 – della nostra Costituzione (“nostra” perché ci appartiene), ci dice che tutti hanno diritto di manifestare, liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Libertà è anche nella scelta di un partito o di un sindacato, per le idee, non per interesse opportunistico, intimidazione o per obbligo.

Il concetto di libertà deve essere ampliato, dal momento che non si può considerare libero un uomo o una donna, che ha fame; nella miseria la gente si umilia e non possono mantenere i figli ed educarli.

La libertà senza giustizia sociale e la giustizia sociale senza libertà non sono una conquista, infatti le parole liberazione e libertà, dal 1945 ad oggi, sta perdendo valore.

Il 25 Aprile dovremmo celebrare e prevenire i “valori” di una comunità fragile e confusa nei valori.

Stupisce e preoccupa dover ancora spiegare il significato del 25 Aprile, ma anche della “liberazione e libertà”.

Sorprende, perché il senso di «festa della Liberazione» dovrebbe essere universale e trovare ampia condivisione nella comunità nazionale.

La libertà non è un concetto astratto, “la libertà non è come sopra un albero, ne uno spazio libero”! La libertà è di tutti, è la si gode se partecipata!

Il 25 aprile mi piace ricordare una frase di Bertolt Brecht: “Sventurata quella terra che ha bisogno di eroi”. Ogni atto di eroismo corrisponde alla necessità di contrastare una emergenza, un pericolo, un atto di arbitrio.

La libertà non vuol dire essere d’accordo con chiunque, ma difendere fino alla morte il diritto di “dire” a tutti.

Il 25 aprile, va celebrato anche ogni professionista sanitario!

I professionisti sanitari hanno combattuto per la libertà, così come i soldati o come i partigiani.

I professionisti sanitari, hanno combattuto a tutela della libertà, armati di “strumenti di cura”, sui campi di battaglia e negli ospedali da campo, a rischio della loro stessa vita, hanno curato ogni genere di ferita.

Difendere la libertà, da professionista sanitario, è tutelare i soggetti più deboli.

Difendere la libertà, è informare e formare verso una salute migliore.

Difendere la libertà, da professionista sanitario, è educare soprattutto le donne, sin dall’età scolare, alla salute, alla prevenzione dei tumori, alla procreazione consapevole. Rita Levi Montalcini diceva, se educhi un uomo, avrai un adulto istruito. Se istruisci una bambina avrai una donna, una famiglia e una società istruita.

I professionisti sanitari italiani, la libertà, l’hanno difesa e celebrata anche in Kosovo, Afghanistan, durante i terremoti, le alluvioni come in qualsiasi altra catastrofe!

La libertà era nelle idee di quell’équipe sanitaria specialista in protesi agli arti, che perì durante un volo, per raggiungere vittime di una guerra, …che non aveva risparmiato anche gli atti dei bambini.

Libertà è anche andare a lavorare, in un ospedale senza temere di essere aggredito, picchiato o ucciso. Com’è successo!

Crede nella libertà e la celebra, anche chi si muove a qualsiasi ora, anche in piena notte, per recuperare un organo da trapiantare. Molti operatori sanno che il trasporto, a fronte dei tanti fatti, non è scevro di pericoli. Anche questi mezzi possono cadere, mentre trasportano un cuore per un trapianto, successe dalla Sardegna.

La libertà è celebrata ogni volta che un equipaggio sanitario parte per i paesi poveri, aiutando perfetti sconosciuti, anche in teatri di guerra, dove l’Italia non è direttamente coinvolta.

Concludendo, il concetto di libertà deve essere ampliato e compreso fortemente! La base storica è fondamentale, sono le fondamenta da cui si parte! La libertà, però, non è un concetto astratto, la libertà non è come stare sopra un albero, ne uno spazio libero, da occupare a piacimento! La libertà è di tutti, è la si code se partecipata, compresa e celebrata con i fatti, concreti soprattutto. Buona festa della liberazione a tutti.

Laura Rita Santoro
Infermiera
Segretaria Nursing Up – Lazio

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