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Corso di Laurea in Infermieristica, Ostetricia e Professioni Sanitarie: l’Esame di Stato.

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Come si svolge l’Esame per l’Abilitazione di Stato al termine del Corso di Laurea in Infermieristica? E per le Ostetriche e le Professioni Sanitarie.

Dopo la laurea per esercitare in qualità di Infermieri o Infermieri Pediatrici occorre essere Abilitati dallo Stato e all’uopo superare un apposito esame. Tale abilitazione avviene immediatamente prima della discussione della Tesi. La stessa medesima procedura deve essere portata a termine da Ostetriche/i e Professioni Sanitarie. Lo spiega bene in una relazione la collega infermiera Tania Webber Buttiron, che qui di seguito sintetizziamo.

Cos’è l’Esame di Abilitazione (o Esame di Stato)?

L’Esame di Abilitazione di Stato, conosciuto in gergo come Esame di Stato, è una tipologia di autorizzazione che regolamenta l’esercizio di professioni alle quali è riconosciuta dalla società una certa importanza. Quando una Nazione si dota di un sistema per autorizzare all’esercizio di una professione sanitaria, la possibilità di offrire cure migliori e più sicure è elevata (Frazier, 2013). Lo scopo dell’esame, infatti, è finalizzato all’ottenimento e alla certificazione delle dovute competenze atte a svolgere in sicurezza l’esercizio professionale (NCSBN, 2013).

Nel corso degli anni, numerosi Paesi hanno attivato strategie per migliorare l’esame di abilitazione degli infermieri ispirandosi ai principi definiti dall’International Council of Nursing (ICN) nel 1986 e ribaditi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in un documento di indirizzo del 2002 dedicato alla valorizzazione del contributo degli infermieri nell’erogare servizi sanitari di alta qualità, accessibili, equi ed efficienti (WHO, 2002).

L’esame di abilitazione ha quindi lo scopo di tutelare, da una parte, i cittadini mediante l’erogazione di un’assistenza competente, accessibile, efficace ed appropriata; dall’altra, promuovere tutte le potenzialità professionali degli infermieri prevedendo verifiche sui contenuti acquisiti durante il percorso formativo triennale.

In Italia il Corso di Laurea in Infermieristica ed il Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica si concludono con un esame finale che si compone della prova “abilitante” (Esame di Stato) vera e propria e della <b>discussione della tesi.

La valenza abilitante dell’Esame di Stato trova riscontro nelle seguenti caratteristiche:
esprime le attese della professione infermieristica sul livello del neolaureato; esprime la visione che i Collegi Professionali e il CDL hanno rispetto all’infermieristica, alla sua
pratica ed alle sue potenzialità; è indicatore del grado di integrazione e dialogo tra i Collegi ed il CDL; comunica ai giovani che desiderano intraprendere la professione e alla società i risultati di apprendimento raggiunti da un neolaureato.

La prova secondo la Legge.

Secondo quanto recita il comma 3 dell’Art. 6 del D.Lgs 502/1992 e successive modificazioni, la prova finale dei Corsi di Laurea in Infermieristica, del Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica, del Corso di Laurea in Ostetricia e del Corso di Laurea delle restanti Professioni Sanitarie ha valore di Esame di Stato abilitante all’esercizio della Professione.

Tale esame è svolto nelle singole sedi universitarie a cui è demandato il compito della sua
progettazione e realizzazione.

La prova finale (DM 19.2.2009, art.7).

In cosa consiste, lo spieghiamo in 5 punti:

  1. è organizzata con decreto del MIUR in due sessioni definite a livello nazionale: la prima di norma nel periodo ottobre-novembre e la seconda marzo-aprile;
  2. è composta da una prova pratica valutativa delle competenze professionali e dalla redazione di un elaborato di una tesi con successiva dissertazione (le due prove, pratica e tesi, concorrono a determinare il voto finale);
  3. per poter dissertare la tesi è necessario aver superato la prova pratica;
  4. è progettata e gestita da una Commissione composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Laurea (Cdl) e comprendente almeno 2 membri designati dal Collegio Professionale;
  5. è vigilata da rappresentanti esperti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, allo scopo di sovrintendere la regolarità dell’esame.

E se vengo bocciato?

Niente paura e non fatevi prendere dal panico. In caso di valutazione insufficiente della prova di Esame di Stato, che verrà effettuata per prima rispetto alla dissertazione della tesi, l’esame si interromperà e lo stesso andrà ripetuto interamente in una seduta della sessione successiva.

L’esame andrà ripetuto interamente anche nel caso di non superamento dell’esame di discussione della tesi.

Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito i crediti formativi previsti
dal piano di studi, compresi quelli relativi all’attività di tirocinio ed ai laboratori professionalizzanti.

Lo studente ha a disposizione 6 CFU per la preparazione della prova finale di esame.

L’Esame di Stato è suddiviso in 2 momenti.

L’Esame di Stato è suddiviso in due specifici momenti valutativi:

  1. una prova nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità pratiche e tecniche proprie del contesto operativo previsto dal profilo professionale dell’Infermiere (esame di stato);
  2. la redazione e dissertazione di un elaborato che viene denominato Tesi di Laurea di I° livello.

Le due diverse parti dell’unica prova finale sono valutate in maniera uguale, concorrendo entrambe alla determinazione del voto finale dell’esame.

Caratteristiche della prova pratica.

La prova pratica consiste nella discussione di un caso clinico corredato da una scaletta di
orientamento o da documentazione clinico-infermieristica pertinente.

Nello specifico sono valutati:

  1. l’inquadramento clinico della patologia;
  2. la capacità di presa in carico della persona assistita con l’individuazione di problemi e priorità assistenziali;
  3. l’abilità nella pianificazione infermieristica.

La dissertazione della tesi prevede invece che il candidato abbia a disposizione circa 10
minuti per discutere il suo elaborato avvalendosi di sussidi informatici.

Indicativamente i criteri di valutazione adottati dalla commissione, la cui somma dei risultati consentirà la formulazione del voto dell’esame di discussione della tesi, sono i seguenti:

  1. rigore metodologico complessivo del lavoro di tesi (disegno dello studio, coerenza tra obiettivi e risultati, impegno personale dello studente, conclusioni significative);
  2. chiarezza nella stesura della tesi (uso corretto di tabelle, grafici e della bibliografia);
  3. rilevanza degli argomenti e pertinenza relativamente alla professione infermieristica;
  4. abilità nella presentazione ed esposizione e nelle risposte ai quesiti della commissione.

Il punteggio finale.

A determinare il voto di Laurea, espresso in centodecimi, contribuisce la somma dei
seguenti punteggi:

  1. la media aritmetica ponderata dei voti conseguiti negli esami curriculari e nel tirocinio espressa in centodecimi;
  2. il punteggio di 0,10 per ogni esame di profitto in cui lo studente ha ricevuto 30 e lode;
  3. il punteggio conseguito nella prova pratica, per un massimo di 7 punti;
  4. il punteggio conseguito in sede di discussione dell’elaborato o tesi per un massimo di 7 punti.

La lode.

Di norma la lode viene attribuita qualora il punteggio risulti uguale o superiore a 113 e la
menzione d’onore si attribuisce nei casi in cui il punteggio risulti uguale o superiore a
120.

La Commissione Esaminatrice può attribuire la dignità di stampa se la tesi ha caratteristiche di particolare interesse per la comunità scientifica e purché tale conferimento sia dato all’unanimità.

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