Vincere un concorso pubblico, essere assunti, iniziare a lavorare nel SSN e poi rischiare di tornare a casa dopo l’esito dei ricorsi in essere. E’ la sorte che toccherà ai 162 vincitori del Concorso per Operatori Socio Sanitari dell’ASL n.2 di Lanciano-Vasto-Chieti e ai 22 dell’AUSL di Teramo.
A tutti verrà chiesto di entrare in servizio e di sottoscrivere una postilla con cui si impegnano a tornare a casa nel caso in cui alcuni ricorrenti vincessero la causa in tribunale contro l’Azienda Sanitaria Locale, rea a loro dire di aver penalizzato alcuni concorsisti per test di valutazione errati. Sulla loro testa pesa la decisione del Tribunale, ma anche quanto sancito dall’Art. 24, comma 3, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità.
E’ quanto si legge in nell’apposita delibera di assunzione di personale OSS del 28 luglio 2022 firmata dal direttore generale dell’ASL Thomas Schael:
Ecco l’intera delibera: LINK.
E nella Delibera di assunzione del collega dell’AUSL teramana Maurizio Di Giosia (del 29 luglio 2022) si spiega pressappoco la stessa identica questione: assunti si, ma con la postilla di poter tornare a casa.
Ecco l’intera delibera: LINK.
Da precisare che i ricorsi sono nati a seguito di errori attribuibili all’azienda esterna esaminatrice e che i vincitori odierni non hanno alcuna colpa. E’ chiaro che in caso di esito infausto per loro e di decisione avversa dei giudici partiranno ulteriori ricorsi. Il rischio è che l’intero concorso venga annullato, anche se questa resta una ipotesi assai remota.
Ricordiamo che il bando fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Concorsi n° 48 del 23 giugno 2020 e prevedeva la seguente distribuzione dei posti:
- 162 posti per l’Asl Lanciano – Vasto – Chieti;
- 22 posti per l’Ausl di Teramo;
- 12 posti per l’Ausl di Avezzano – Sulmona – L’Aquila.
Speriamo non finisca in casciara!
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