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Arrivano aumenti di stipendi per gli Infermieri. In busta paga 97 euro lordi in più. Per Nursing Up è una vergogna.

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Sanità, Infermieri di Nursing Up De Palma: «Vergognose le previsioni dell’Aran in relazione agli aumenti previsti per il nuovo contratto». Presi in giro dal Governo.

Forse nemmeno 97 euro medi, ancora una volta le briciole! Vogliamo sperare che adesso taccia chi sminuiva il valore di quei 100 euro di indennità specifica che in 30 anni nessun altro sindacato era riuscito a ottenere».

«Dal rapporto semestrale sulle retribuzioni per i dipendenti pubblici effettuato da Aran (agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), emergono in queste ultime ore tutte le novità in previsione per il rinnovo 2019/2021. Le abbiamo lette con attenzione, comparto per comparto, e per quanto riguarda ciò che dovrebbe spettare ai nostri operatori sanitari, non possiamo che rimanere a dir poco sbalorditi. Ancora una volta, per gli infermieri italiani, dopo un anno di serrate battaglie contro la morte, nel periodo storico più difficile e delicato per una sanità italiana letteralmente allo sbando, sorretta solo con la forza della professionalità della nostra categoria, in vista del nuovo rinnovo contrattuale, in previsione ci vengono proposte niente altro che le briciole.

Gli infermieri italiani non sono assolutamente equiparati contrattualmente a quelli degli altri paesi europei. E non lo sono nemmeno i colleghi delle altre professioni sanitarie.

Stiamo parlando di un “possibile” aumento contrattuale che si traduce, per noi professionisti sanitari, in un ennesimo pugno in pieno viso.

Alla luce di queste previsioni, come sindacato non possiamo che guardare con un “sorriso a 32 denti” al traguardo dei “nostri 100 euro” al mese, in più, ottenuti con l’indennità di specificità infermieristica, ed esaltare fino in fondo il valore della “nostra” recente vittoria.

E lo stesso dicasi per gli ulteriori 100 milioni messi a disposizione per le altre professioni sanitarie nella finanziaria del 30 dicembre 2020, frutto di una campagna di sensibilizzazione a tappeto, verso tutti i componenti della commissione bilancio della Camera.

Nessuno dimentichi infatti che solo il Nursing Up, con le sue manifestazioni e il suo sciopero nazionale, in pochi mesi, è riuscito a ottenere tutto questo. Una indennità di specificità infermieristica di 100 euro per 12 mesi, e sottolineerei 100, quindi superiore a quei 97 euro di aumento previsti dall’Aran dopo anni ed anni di attesa.

E dove sono oggi quei sindacati che si sono precipitati a bollare come una miseria i nostri 100 euro di indennità ottenuta, e che tuttavia oggi sarebbero pronti ad accettarne in silenzio poco più di 90 per un rinnovo contrattuale che aspettiamo da svariati anni mentre ai dirigenti, come al solito, ne arriveranno ben 330?».

Così Antonio De Palma racconta il clima che si respira nel mondo infermieristico dopo la comunicazione dei dati dell’Aran come previsione dell’aumento contrattuale.

«Nessuno si permetta più, continua De Palma, di denigrare il valore del nostro traguardo. Ma vi rendete conto? Oggi dove saremmo, senza questi 100 euro di indennità specifica, che rappresentano soldi in più in busta paga, e che ci consentiranno almeno di respirare?

L’indennità da noi ottenuta è solo una piccolissima voce della vasta e complessa realtà di un contratto di un infermiere. Ma per fortuna questi 100 euro nel nuovo contratto non ce li toccherà nessuno. Rappresentano oggi, alla luce di quanto sta accadendo, una pietra miliare della nostra storia sindacale, ma anche un nuovo punto di partenza da cui riprendere le nostre battaglie.

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