Ci scrive Andrea Spataro, Operatore Socio Sanitario: “ho superato test Corso di Laurea in Infermieristica, ma non so se vale la pena laurearmi”.
Egr. Direttore,
mi chiamo Andrea Spataro, ho 33 anni, e ho deciso di diventare Infermiere. Sono un Operatore Socio Sanitario e lavoro come OSS in un’azienda sanitaria pubblica dell’Emilia Romagna. Credo di aver superato il test di preselezione ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie con un voto molto alto e mi appresto a tornare a fare lo studente.
Però ho dei dubbi. Da quello che leggo ogni tanto sul suo quotidiano è chiaro che la differenza stipendiale tra un Infermieri e un OSS è minimale, contro vi sono responsabilità immani a cui il sanitario non può sottrarsi.
Sto pensando in questi giorni se mi conviene o meno diventare Infermiere e lasciare il posto nel pubblico da Operatore Socio Sanitario. Ne vale veramente la pena? Ci sono veramente sbocchi di carriera per il futuro? Non ne sono tanto convinto.
Per il momento aspetto l’ufficialità del superamento del test e poi decido.
Devo essere sincero: vedo più sviluppi professionali per la professione dell’OSS che per quella infermieristica. Oggi noi operatori siamo una figura in evoluzione e non vorrei percepire una laurea che poi mi servirà a poco quanto a nulla.
Scusatemi per lo sfogo, ma credo di interpretare i miei tanti colleghi che hanno fatto la mia scelta o stanno per farla.
Grazie Direttore per aver accolto il mio sfogo.
Andrea Spataro, OSS
PS = Sono un Calabrese emigrato al Nord e diventando Infermieri non credo che riuscirò a tornare più al Sud, visto tutto quello che accade nella mia regione.