CCNL Comparto Sanità 2022-2024: appena 38 euro in più al mese per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie.
Il recente accordo sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2022-2024 per il Comparto Sanità ha suscitato reazioni contrastanti tra gli operatori del settore. Mentre ci si aspettava un incremento significativo degli stipendi, i risultati sembrano lontani dalle aspettative.
Secondo le informazioni reperite, l’aumento netto mensile per infermieri, operatori socio-sanitari (OSS) e personale amministrativo si attesta attorno ai 38,14 euro. Questo dato è emblematico di un trend deludente, poiché i 170 euro promessi inizialmente vengono erosi da indennità e trattenute, riportando il beneficio mensile a circa 40 euro. Questo non solo limita i guadagni immediati, ma mette in luce una questione più ampia riguardante il valore che il sistema sanitario attribuisce ai professionisti che vi operano.
Se si confrontano i termini del nuovo contratto con quelli precedenti, emerge un quadro difficile per gli operatori. Le simulazioni mostrano che, sebbene ci sia un apparente aumento, molte delle cifre migliorative si riflettono solo sulla carta. Rimanendo nella pratica, i lavoratori rischiano di percepire stipendi che non rispecchiano adeguatamente le loro competenze e il loro impegno.
Le lamentele sui compensi irrisori non sono solo statistiche: rappresentano una realtà vissuta quotidianamente da molti professionisti che, di fronte a simili condizioni, valutano l’idea di licenziarsi, cambiare lavoro o addirittura cercare opportunità all’estero. Questa fuga di cervelli rappresenta non solo una perdita per il singolo professionista, ma anche per il sistema sanitario nel suo complesso, il quale potrebbe trovarsi nella difficoltà di attrarre e trattenere talenti.
La firma del nuovo CCNL da parte di sindacati come Nursind, Nursing Up, CISL Fp e Fials non è stata supportata da tutti: UIL Fpl e Fp CGIL hanno scelto di non siglare, esprimendo forti riserve e richiamando una battaglia per condizioni più favorevoli. Questa divisione all’interno del movimento sindacale sembra riflettere una crescente insoddisfazione che potrebbe avere ripercussioni future sulla rappresentanza dei lavoratori e sulla loro voce nelle contrattazioni.
Di fronte a queste sfide, è cruciale che gli operatori sanitari si uniscano per richiedere miglioramenti reali e tangibili. La lotta per diritti e riconoscimenti non può fermarsi, e di fronte a risultati deludenti, è fondamentale ripensare strategie, unire le forze e mobilitarsi per garantire un sistema sanitario che non solo attragga, ma anche mantenga professionisti competenti e motivati.
In conclusione, il nuovo CCNL 2022-2024 rappresenta un ridotto passo avanti in un contesto che richiede urgenza e attenzione. La speranza è che il futuro possa riservare opportunità di crescita e riconoscimento per chi lavora instancabilmente per la salute della comunità.
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