Mondo sepolto: il buon nome della professione va tutelato
Nessun infermiere è coinvolto nell’operazione “Mondo sepolto” che ha fatto emergere comportamenti criminali all’interno della gestione dei servizi funerari nel capoluogo emiliano-romagnolo. Ancora una volta la professione è stata coinvolta erroneamente in notizie inerenti fatti inaccettabili, che violano prima ancora delle leggi il codice etico che guida il lavoro quotidiano degli infermieri.